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Sport

Il Basket di Lobo


Era il 2019… un idiota rovinò il campo, che non si riprese più.

Lobo era un giovane ragazzo, morto suicida per una storia di droga che doveva essere poco più di un gioco sbagliato. Nel 2019 postai il primo capitolo di una piccola amara storia, che si svolge nel luogo a lui dedicato. Uno dei due canestri del parchetto di Villette era stato piegato. Adesso a posto di entrambi i canestri c’è un buco.

Caro idiota che hai spiccato i canestri, quel buco rappresenta il vuoto in cui si dimena il tuo cervello, ma anche il buco di c**o che ti farebbe una persona sensata che ti beccasse a fare il gesto infame.

2021, canestri asportati rompendo tabelloni e struttura di metallo

Ma dovrei parlare al plurale, perché i vigliacchi vanno sempre in gruppo a fare danni. Mi rivolgo a tutti, ma soprattutto a te, che ti sei anche sentito fico ad essere l’esecutore del misfatto, il coraggioso che pensa di avere una storia di più da raccontare. In realtà non la racconterai mai, vedrai.. lo farai una volta e capirai dalle facce degli astanti chi sei veramente.

Probabilmente pensi di essere un amante del basket, perché ora te li sei portati a casa. In realtà la bellezza del basket è rimasta tutta qui, tu hai solo strappato la possibilità a questo sport e a questo campo di potersi esprimere. Tu sei un killer del basket.

Vedi i colori? Riesci a sentire le cicale che a quest’ora accompagnano la calura? Ecco, tu sei il grigio dell’asfalto rovinato, quel punto dove speri che il pallone non finisca mai perché rovinerebbe l’azione. Sei il suono piatto di un pallone sgonfio, che si affloscia e dice a tutti che non si gioca più.

In tanti ci stiamo battendo per lo sport a Rieti, e anzi presto ci sarà il Torneo del Coriandolo, vieni a vedere il gioco che vuoi distruggere, e prova magari a cacciare le palle e arrivare a canestro in una partita davanti ad un pubblico, e non quando sei solo, mentre penosamente usi uno sgabello.

Lo so che pensi che è uno sforzo inutile il mio, per una cosa che vale pochi €, per un campo come ce ne sono tanti. Sai che quei pochi € (che poi non sono pochi) li hanno tolti dalla pensione della tua nonnina che ami tanto, o allo stipendio della tua mamma che guai chi te la tocca?

Pensa a tutte le partite che non si potranno giocare, alla noia dei ragazzi, che magari si butteranno ancora sui social o sulla play, pensa all’inquinamento che provocherai perché si dovrà andare altrove, a quelli che non potranno più ispirarsi a questo luogo per essere una persona e un cestista migliore, e anzi avranno un nuovo motivo per lamentarsi della Città.. a quante risate, sano sudore e tecnica, hai tolto non solo a chi era in campo ma anche a coloro che venivano a passare tempo qui e si godevano un luogo vivo, giovani e meno giovani. Vedi quante cose?

Auguro a te e ai tuoi complici di scontare tutte queste cose con fatti maledetti che vi raggiungano, tante dita insaccate, tiri all’ultimo secondo sbagliati, panchine quando la tua ragazza ti viene a vedere, e magari si invaghisce di un altro giocatore che non ha le palle sgonfie. E ti auguro parecchie corna.

Mi viene in mente che ci sono tante case qui intorno, e che il colpevole potrebbe essere uno degli abitanti, e non il ragazzo annoiato e stupido del mio racconto.

Che dire, sarebbe ancora più grave, aver dato tanta delusione a così tante persone, solo per un po’ di silenzio in più. Non sperate però di poter recuperare questo gesto diseducativo con i discorsi a casa.

Un domani se vostro figlio vi ruba la pensione dal cassetto, o vi dice che ha fatto un esame e invece stava a giocà al videopoker, sappiate che è quello che vi meritate.

E adesso ci faccio anche un articolo, così sono sicuro che girerà sul web a lungo.

Minchioni.


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