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  • Storie Ribelli

    Katia Villirillo

    La morte di un figlio non basta “E’ la mamma di Giuseppe Parretta, ucciso a Crotone, da uno spacciatore appena liberato dopo tre anni di galera. Il criminale si era convinto che l’Associazione in cui lavoravano Katia e Giuseppe (che si occupa tra l’altro di vittime di droga), spiasse i suoi loschi traffici. Avrebbe voluto fare da scudo a Giuseppe, ma tutto è successo rapidamente. Piangendo, è quanto continua a ripetere la donna. Una storia che ha dentro diversi elementi, oltre all’omicidio in se: la reazione di una parte dei social, l’atteggiamento delle Istituzioni, il comportamento il aula dell’assassino”. AI SOCIAL LA BANDIERA NERA Dopo l’immane dolore per la perdita…

  • Uncategorized

    Due anni di lotta al tumore

    Le ultime cure individuate. Facciamo un resoconto delle ultime più importanti scoperte nella cura di questo male tremendo e molto complesso. In tanti nel mondo, collaborando ma anche confrontandosi in una specie di competizione del bene, stanno portando avanti ricerche avanzate, diverse squadre di ricercatori. Istituzioni, Università, Associazioni, cittadini che aiutano, si coalizzano sempre di più , vediamo le terapie più innovative, che in taluni casi hanno dato risultati eccezionali. L’ultima battaglia vinta contro il tumore delle donne Completamente cancellato il cancro al seno, con metastasi, con un terapia immunoterapica. Cellule immunitarie “istruite” dall’uomo e una squadra di ricercatori ottengono ciò che sin’ora era stato impossibile. I Linfociti, o cellule immunitarie, sono…

  • Sport

    Kathrine Switzer

    Correre come gli uomini. Nel 1967, ad una donna, per il semplice fatto di essere donna, non era permesso competere in una corsa di fondo: era uno sport considerato inadatto al corpo femminile, persino dannoso per l’apparato riproduttivo. Kathrine è una ragazza appassionata di corsa, si allena (con i maschi) mentre frequenta il College di Syracuse, e ufficialmente segue lo sport solo come giornalista. Poi, un postino dell’Università entra nella sua vita. Si chiama Arnie Briggs, è uno svizzero di 50 anni e ha partecipato a 15 edizioni della Maratona di Boston. Si allenano insieme e mentre le da consigli sulla corsa, racconta le imprese dei grandi maratoneti. Una sera…

  • Cronaca Strana

    L’uomo che sniffò i calzini e quello che sniffò le ceneri.

    Diciamocelo, molti di noi lo fanno, parlo dei calzini. Forse un meccanismo di “controllo”: dall’odore di alcune parti del corpo, riusciamo a capire se qualcosa non torna diciamo, rispetto a ciò che di solito “sentiamo”. Scientificamente avrebbe senso, per quale motivo non dovremmo avere confidenza con la chimica di organismi che cresciamo sul nostro corpo? – Dal centro protezione parassiti del nostro corpo – Dalla Cina con fetore Ma ci sono casi in cui evidentemente questo atteggiamento estemporaneo, assume una diversa valenza e… intensità diciamo. E almeno in un caso a noi noto, che qui riportiamo, ha portato ad una infezione micotica ai polmoni, e nemmeno una cosa leggera! Un caso…

  • Ribelli Moderni

    Giuseppe Piraimo

    Il regista di se stesso. “Sì, ho avuto paura, ma la denuncia è l’unico atto da percorrere. E’ stato quasi un atto dovuto; non potevo non prendere posizione davanti alle minacce rivolte anche agli operai del mio cantiere”. Alla fine la molla è stata vedere i suoi operai impauriti, minacciati, un cantiere fermo per colpa della prepotenza. Era successo che un uomo si era presentato, in pieno centro difronte al vecchio Monte di Pietà; lui era assente e trova gli operai fermi che gli raccontano cosa è successo, e cosa di li a breve dovrà affrontare anche lui. Dev’essergli montata la rabbia in corpo, ma ha ragionato. Un lampo, il pensiero…