fbpx
Persone Ribelli

Gino Strada – Aspra Coerenza


Un medico ribelle, controverso per le sue posizioni politiche, ma comunque ha criticato sia la destra che la sinistra. Ha lasciato un indiscusso patrimonio, a beneficio dei più deboli e di coloro che pagano il prezzo più alto nel dramma più grande dell’umanità, la guerra. Amava citare Albert Einstein: “La guerra non si può umanizzare, si può solo abolire”.

Non eravamo d’accordo su tante cose, ma per me rimani un esempio come uomo e come medico, e anche come Italiano.

A molti era antipatico e veniva insultato, propio a causa dei suoi interventi politici (spesso contro la destra, pur avendo dichiarato più volte di non essere “di sinistra”). Ma indubbia è stata la sua coerenza che lo ha portato a contrapporsi a tutti. Per questo, nel giorno della sua morte, ci è sembrato che la sua figura abbia diritto a stare nel nostro modesto Olimpo dei Ribelli.

Duro da mandare giù, per chi come noi combatte dittatori e terroristi, che nei suoi ospedali curasse proprio tutti. Ma poi ci siamo chiesti se non è in fondo proprio questo che fa un medico; e allora forse chi “faceva politica” era proprio chi lo criticava per questo.

Leggerete della perseveranza nel rimanere l’ultimo a beneficiare di una organizzazione con centinaia di dipendenti e milioni di euro di fondi.

E onore merita il coraggio per essersi opposto alla cosa più turpe del mondo, il conflitto armato. Certo, a molti il pacifismo sembra una chimera, e per qualcuno addirittura una contraddizione, in un mondo che ha formato una pace piuttosto duratura grazie anche alla guerra e alle armi delle forze di polizia. Ma lui più che pacifista era contro la guerra, ed oggi dobbiamo riconoscere che la sua idea non ha mai traballato, nemmeno quando si trattava di mettersi contro chi apertamente lo appoggiava.

Nella sua vita c’era una sorte di lucida follia, come quando immaginò, tra lo scetticismo, imprese impossibili come l’ospedale in Sudan; da costruire sin dalle fondamenta, di eccellenza, che servisse 9 Paesi. Ora è lì, e funziona.

Odiava e combatteva la guerra, ma non ha esistano a andargli incontro e ad affrontarla. Disarmato.


EMERGENCY

Dopo la Laurea, e la specializzazione anche negli USA, tra il 1989-1994 lavora con la Croce Rossa in varie zone di conflitto in quasi tutti i Continenti.

Nasce Emergency, fondata nel 1994 e impegnata nella cura e riabilitazione delle vittime della guerra, fornendo assistenza gratuita a milioni di pazienti.

Ha raccontato le origini: «A casa mia a Milano, fino a ore tarde. Carlo Garbagnati, una ventina d’amici, non tanti medici (erano scettici). E la mia adorata Teresa, che sarebbe diventata insostituibile. Ci fu una cena al Tempio d’Oro, in viale Monza. Raccogliemmo 12 milioni di lire, ma volevamo cominciare dal genocidio in Ruanda e non bastavano. Ne servivano 250. Io dissi: beh, ragazzi, firmiamo 10 milioni di cambiali a testa… Per fortuna venni invitato da Costanzo e, puf, la tv è questa cosa qui: in un paio di mesi, arrivarono 850 milioni. Gente che mi suonava al campanello di casa, ricordo una busta con dentro duemila lire spillate».

Con la Ong, il chirurgo ha promosso la costruzione di ospedali e posti di primo soccorso in 18 Paesi. Nel 2006 e nel 2015 Emergency diventa partner delle Nazioni Unite, e dal 2018 dell’European Union Civil Protection and Humanitarian Aid.

IL QUASI “GOVERNATORE” ANTI COVID IN CALABRIA

Nel 2020 il nome di Strada era stato fatto come possibile responsabile dell’emergenza Covid in Calabria.

Strada aveva replicato: “… ho ricevuto la richiesta da parte del governo.. Ho chiesto alcuni chiarimenti … ponendo una condizione fondamentale: non sono disponibile a fare il candidato di facciata né a rappresentare una parte politica, ma metterei a disposizione la mia esperienza solo se ci fossero la volontà e le premesse per un reale cambiamento.. dopo quei primi colloqui non mi è stata fatta alcuna proposta formale.”

HANNO DETTO

Il Presidente Mattarella: “.. ha recato le ragioni della vita dove la guerra voleva imporre violenza e morte. Ha invocato le ragioni dell’umanità dove lo scontro cancellava ogni rispetto per le persone … ha contribuito ad arricchire il patrimonio comune di valori quali la solidarietà e l’altruismo, espressi, in maniera talvolta ruvida ma sempre generosa, nel servizio alla salvaguardia delle persone più deboli esposte alle conseguenze dei conflitti che insanguinano il mondo. In coerenza con la nostra Costituzione che ripudia la guerra, ha fatto di questa indicazione l’ispirazione delle azioni umanitarie …, con coraggio, una linea alternativa allo scontro tra i popoli e al loro interno… rendo onore alla sua figura”.

Significativa la testimonianza di Massimo Moratti: «Eh, non teneva niente per sé. Con “niente”, intendo proprio nemmeno il minimo indispensabile. Non aveva mezzi, nulla di nulla, zero, e s’intende che non era un vezzo, non era una maschera, non era il calarsi dentro un personaggio… Mi genera dei sorrisi, il mio amico Gino… E quella sua utopia della pace del mondo? Attenzione: nella sua testa non era affatto un’utopia, ci credeva davvero. Del resto, con tutte le guerre che ha attraversato…».

A proposito della sua esposizione politica, scrive Vittorio Sgarbi. “Un grande amico, un grande uomo, non giudicatelo con le lenti della politica ma dell’umanità”.

Hanno dato il suo nome a un asteroide, il 248908 Gino Strada, e lui ha commentato: «Una volta ho fatto i conti sulla superficie: potrebbe venirci fuori un bilocale. Un buon rifugio per il weekend. Però è a otto milioni di anni luce, un po’ lunga: ho ancora troppo da fare, qui».

“Mio padre diceva che la morte vince una volta, la vita può vincere ogni giorno”.

Cecilia Strada

FONTI: rainewsCorriere della Sera

Che mi dici

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.