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"Violenza e Rispetto",  Diritti Civili,  Ingiustizia,  Italia

Lager Italia

Striscia la Notizia, dimostra che nel 2023 in Italia esistono i Lager.


Rajae Bezzaz, per Striscia la Notizia, è inviata al CPR (Centro di permanenza per il rimpatrio) di Palazzo SanGervasio, in Basilicata.

Una serie di Servizi della trasmissione di Canale 5, ci descrive una realtà che lascia interdetti e rappresenta molto bene il nostro Paese.

COSA SONO I CPR

I CPR sono necessari per ospitare gli immigrati irregolari prima del rimpatrio. In Italia sono 10, distribuiti sul territorio Nazionale. Tra il 2018 e il 2020, sono costati 44 milioni di Euro, ad oggi ospitano circa 1.100 immigrati, e sono gestiti da privati. Da quando funzionano sono stati fatti circa 3.500 rimpatri, il 50% degli ospiti. Il resto torna libero in Italia, o scappando o attraverso i Tribunali.

TELECAMERE DENTRO

Qualcuno (coraggioso, sei un grande) è riuscito a girare delle scene, nonostante gli operatori fanno del tutto per non far trapelare notizie.

Medicine psichiatriche somministrate a forza, pena il rimanere legati con fascette di plastica. Telefonini sequestrati, se non qualche Nokia (senza telecamera o social) che gira per le emergenze. Estrema difficoltà a parlare con avvocati, famiglia, associazioni per la tutela dei diritti. Persone che si sentono urlare dalla strada, a 100 metri dalle mura.

Insomma, condizioni peggiori di quelle delle carceri (che in Italia sono preoccupanti). Mesi e mesi senza fare nulla, sedati e quando non legati, tenuti anche all’interno di gabbie.

IL CONTESTO

Un sistema dove ci sono persone che soffrono (i migranti), c’è chi paga e non vede i risultati dei loro soldi (i cittadini italiani), e persone che lucrano (i privati che gestiscono “questo giro”, compresi avvocati indicati dagli stessi CPR) che trattano delle persone come merce.

Emblematica l’intercettazione telefonica che spiega il motivo per cui alcuni imprenditori si occupano di immigrazione: “Rendono più della droga”.

Tante cose come Paese (e come Europa, che deve sostenerci) possiamo fare. In senso più restrittivo o più aperto, a seconda delle sensibilità politiche e dei risultati che queste ottengono, e in rapporto con una situazione che viene creata in Africa e sfruttata dalla mala gestione, dalla corruzione, dalle mafie.

PUNTI FERMI

Il fenomeno migratorio deve essere regolamentato, i criminali vanno arrestati e detenuti magari nel Paese di provenienza, la politica dei rimpatri va utilizzata con efficienza ed umanità, salvaguardando chi ha diritto all’asilo politico o umanitario. Lavorare per i cordoni umanitari, non favorire i barconi a venire in Italia. Senza lasciar morire in mare donne e bambini, oltre che “maschi in età da lavoro che vestono firmato”.

L’unica cosa che noi Italiani non dobbiamo fare sono i Lager, dove rinchiudiamo persone senza le tutele di uno Stato di Diritto, e lasciamo che gli amici degli amici ci lucrino sopra (distribuendo la stecca a politici ad dirigenti e impiegati pubblici), senza svolgere quello per cui vengono finanziati.

Magari condendo tutto con il cinismo: “Questi qua stanno meglio di te”, dice uno dei lavoratori del CPR all’incredula Rajae.

Ringraziamo Striscia e le Associazioni di cui si parla nei servizi, per ricordarci che siamo un Paese civile.

Una delle Associazioni che si battono contro i “Lager” CPR. Altre due Associazioni si vedono nella prima foto in alto (Copertina).

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I Servizi di Striscia sull’argomento:

Servizio I

Servizio II

Servizio III


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#immigrazione #striscialanotizia #striscia #CPR #lager #italia

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