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La Svolta nella Lotta alla Mafia
E le cose che si vogliono dire e che voi non volete sentire. L’arresto del boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro, più che un fatto di cronaca, sembra un risveglio dopo un tempo che aveva iniziato a tessere la sua tela nel 1800, quando iniziò la questione meridionale e la storia della Mafia Italiana. Un fenomeno culturale, economico e politico, tra le cose che ci caratterizza nel mondo. Ma ora, con la globalizzazione e il proliferare degli strumenti tecnologici, la criminalità mafiosa si è rivelata essere presente, con accenti di intensità e pericolosità differente, in tutte le società. Le importantissime notizie che arrivano di giorno in giorno, stanno riempiendo…
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Lucia e Antonio
E’ una coppia di ribelli particolare, quella di una vedova e dell’assassino di suo marito. Una storia di perdono e redenzione, che ci ricorda che il male si combatte con il bene, non con la vendetta e la rabbia, con il risentimento per quanto male ci possa fare la vita. E’ la storia di un pentimento, da parte di chi ha rovinato la vita altrui ma trova il coraggio di cambiare e fare in modo che il male commesso diventi un esempio del cambiamento. Ma non è una storia solo di sentimenti, ma di impegno pratico, di azioni concrete che ad oggi hanno lasciato un piccolo patrimonio. – La Redazione…
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Alika, tante storie insieme
Analizziamo questo sconvolgente fatto di cronaca, al di là di facili parole. C’è da ammirare e prendere ad esempio le storie come quelle di Alika, un vero uomo, che ha affrontato le avversità della vita con il lavoro. Insieme a Charity aveva costruito una famiglia, insieme amavano il loro piccolo Emmanuel. Un epilogo tragico, picchiato a morte senza motivo da un criminale che se l’è presa con uno più debole, mansueto e afflitto da zoppia. Un brutale omicidio, compiuto dall’operaio 32 enne Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, in pieno centro a Civitanova Marche, che ha scatenato polemiche politiche, culturali e civiche. Ma anche tanta solidarietà. Analizziamo tutto da un punto di…
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Giuseppe Piraimo
Il regista di se stesso. “Sì, ho avuto paura, ma la denuncia è l’unico atto da percorrere. E’ stato quasi un atto dovuto; non potevo non prendere posizione davanti alle minacce rivolte anche agli operai del mio cantiere”. Alla fine la molla è stata vedere i suoi operai impauriti, minacciati, un cantiere fermo per colpa della prepotenza. Era successo che un uomo si era presentato, in pieno centro difronte al vecchio Monte di Pietà; lui era assente e trova gli operai fermi che gli raccontano cosa è successo, e cosa di li a breve dovrà affrontare anche lui. Dev’essergli montata la rabbia in corpo, ma ha ragionato. Un lampo, il pensiero…